Sculture che osservano – Arte interattiva: dall’elettronica alla robotica
di Monica Bonollo
Ale Guzzetti ama riferirsi al “pensiero della complessità” e sicuramente la sua ricerca ha sempre indagato gli spazi di intersezione fra pratiche, esperienze e saperi che tradizionalmente vengono tenuti rigorosamente separati. Nelle sue opere svanisce ogni presunta inconciliabilità fra la serietà e la sacralità dell’opera d’arte che incute soggezione e pretende distacco, la spensieratezza e l’abbandono del gioco, che coinvolge e invita a prendere parte direttamente all’evento, i materiali nobili tradizionalmente consacrati all’arte e i materiali tipici della produzione industriale e del consumo di massa, la manualità e l’unicità del fare artistico e l’automazione e la ripetibilità della tecnologia.