ALTRI MONDI – Giulio Turcato e Ale Guzzetti

di Marco Trevisan e Barbara Luciana Cenere
a cura di RossovermiglioArte – Padova

Oggi, forse più che mai, ci stiamo rendendo conto di quanto questa sentenza tradisca, al di là del lecito entusiasmo legato al progresso tecnologico, un retrogusto di amara malinconia. Lo scorso aprile, con tempismo eccezionale, questa frase ha fatto capolino nel corso di un’intervista telefonica ad Ale Guzzetti e, forse complice l’effetto “bolla” da quarantena, mi ha fornito un interessante spunto da cui partire per analizzare e, quindi, avvicinare a noi la poetica di quelle sue operazioni avvolte da un irresistibile fascino futuristico.

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